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News
02 Marzo 2025

Presentati a Francoforte gli EYOF Lignano 2027

  • Lignano
  • EYOF 2027

Dopo l’ufficializzazione avvenuta a Bucarest nel 2024, gli EYOF estivi di Lignano 2027 sono stati presentati a Francoforte, in occasione della 54a assemblea dell’EOC, l’Associazione dei Comitati Olimpici Europei che si è conclusa sabato 1 marzo 2025. Il Festival Olimpico della Gioventù Europea ritornerà a Lignano e in Friuli Venezia Giulia nel luglio 2027 dopo 22 anni.

La località turistica friulana è pronta per questo grande evento dedicato ai giovani atleti di tutta Europa. Una bella sfida e una grande opportunità per rafforzare l’immagine di Lignano come città internazionale dello sport grazie alle strutture e impianti presenti sul territorio, all’ottima logistica e alla pluriennale esperienza nell’organizzazione di grandi eventi mondiali multisport. 

I numeri dell’ottava edizione dei giochi, che si tenne nel 2005, danno l’idea dell’entità dell’iniziativa: 3 mila atleti, 11 discipline sportive, 48 comitati olimpici europei, 1.227 volontari, 5.689 accreditati, di cui 117 giornalisti, 409 giudici di gara, 100 mila spettatori negli stadi e 11 milioni di visite sul sito ufficiale nei 5 giorni di gare.  

Insieme al presidente del CONI, Giovanni Malagò, la rappresentativa regionale a Francoforte era rappresentata dalla sindaca di Lignano Sabbiadoro, Laura Giorgi, accompagnata dall’assessore allo sport, Giovanni Iermano, dalla campionessa olimpica della scherma, Mara Navarria e dal presidente del CONI Friuli Venezia Giulia, Giorgio Brandolin, il quale, in questi mesi, ha gestito tutti i rapporti con le massime istituzioni sportive internazionali e nazionali mantenendo i contatti direttamente con il presidente e segretario generale dell’EOC e con lo stesso presidente nazionale del CONI.

Le discipline sportive di Lignano 2027 saranno 13 e verranno coinvolti anche altri Comuni della regione.  Questa candidatura, che può contare sul pieno sostegno della regione Friuli Venezia Giulia, si inserisce in un più ampio programma volto a sviluppare ulteriormente la consolidata vocazione sportiva della città di Lignano Sabbiadoro e della stessa regione che, nel 2023, ha ospitato l’edizione invernale di EYOF.

Nella foto la delegazione regionale insieme al presidente del CONI, Giovanni Malagò. 

News
28 Febbraio 2025

Risultati e obiettivi nella parità di genere nello sport

  • Parità di genere

20250227 Trieste Coni 2Una platea particolarmente affollata e coinvolta ha seguito ieri, giovedì 27 febbraio, il convegno su L’equità di genere nello sport italiano, che si è tenuto nella sala San Giusto del Savoia Excelsior Palace. È stato fatto tanto, è stato detto in premessa, richiamando la raggiunta parità di partecipazione donne-uomini alle Olimpiadi a Parigi, ma è tanto anche quello che bisogna ancora fare per sensibilizzare e far capire dove si annidano determinate consuetudini del linguaggio, certe scelte nell’utilizzo delle immagini e poi alla copertura mediatica ed al rispetto di qualsiasi tipo di differenza.

L’obiettivo, è stato chiarito all’inizio, è quello di aumentare la consapevolezza di tutto ciò che costituisce pregiudizio di genere nei vari aspetti della rappresentazione nel contesto sportivo.

Il presidente del Coni FVG Giorgio Brandolin ha aperto i lavori che, coordinati dalla vicepresidente Martina Orzan, si sono sviluppati con ritmo incalzante grazie agli interventi di Alessia Tuselli (in collegamento), Ottavia Ortolani, Claudia Giordani, Gianfranco Puddu e Luca Grion, seguiti poi dal dibattito.

>>> LINEE GUIDA SULLA RAPPRESENTAZIONE DI GENERE

>>> OLTRE GLI STEREOTIPI, IL RUOLO DELLA COMUNICAZIONE (Claudia Giordani)

>>> SUPERARE I LIMITI DELLE DIFFERENZE DI GENERE ATTRAVERSO LA METODOLOGIA DELL’ALLENAMENTO (Gianfranco Puddu)

>>> IL DIFFICILE EQUILIBRIO TRA EQUITA' E INCLUSIONE NELLO SPORT (Luca Grion)

Il ruolo della donna nelle federazioni

Sport e parità di genere nel convegno del Coni «Trieste un'isola felice»

Il ruolo attivo della donna nelle società sportive e nelle federazioni è stato al centro del convegno "21 tappe per l'equità di genere nello sport italiano", promosso dalla Fondazione Milano Cortina 2026 e dal Coni, che si è svolto ieri al Savoia Excelsior Palace.

Ad aprire i lavori il presidente del Coni Fvg Giorgio Brandolin: «Un piccolo passaggio in questa regione sull'equità di genere – ha ricordato – l'abbiamo anche portato avanti: siamo l'unico comitato che ha quattro donne su otto componenti».

Equità di genere «è un termine che comprende sia le pari opportunità che la sostenibilità – ha spiegato la vice presidente del Coni Claudia Giordani – ambiti per rendere il mondo in cui operiamo più equo e più attento alle necessità di tutti e tutte. Noi del mondo dello sport dobbiamo interrogarci e confrontarci su questo tema che è prioritario, perché dal Comitato olimpico internazionale ci vengono suggerite e presentate delle raccomandazioni proprio in tal senso».

Trieste è un mondo a parte, «sicuramente è un po' un'isola felice – ha detto Martina Orzan, vice presidente del Coni Fvg – dove abbiamo dei numeri molto alti di donne che praticano le varie discipline sportive e che ottengono risultati agonistici rispetto al panorama nazionale».

Le quote rosa non piacciono al Coni, non nel principio ma nella modalità attuativa. Il senso delle attività messe in campo le ha illustrate Gianfranco Puddu, docente formatore della Commissione tecnica nazionale per l'attività giovanile: «Sono attività molto pratiche volte proprio al rispetto delle regole, all'etica e alla parità di genere. La problematica delle quote rosa, che molti sportivi e molte sportive non accettano, perché tentano di superare la diversità, quella che non è una parità di genere, e reintroducono un'ambiguità. Utilizzare una norma per rendere uguale una donna, equivale a far rientrare dalla finestra quello che è un pregiudizio e uno stereotipo che ormai è insito nella nostra cultura. Il lavoro che stiamo facendo – spiega Puddu – affronta proprio questa problematica, passare dalle parole ai fatti proponendo un'attività di campo, perché al di là dei principi sui quali possiamo essere tutti molto d'accordo, c'è il problema di trasferire tutto nella pratica di tutti i giorni e renderlo un aspetto comune, di routine, non un evento eccezionale legato a determinate situazioni o una norma da dover seguire».

Le federazioni si muovono in maniera molto autonoma, anche se con molte il Coni sta portando avanti una collaborazione. «Le indicazioni si basano sull'utilizzo di una metodologia adeguata per l'insegnamento sportivo – aggiunge Puddu – che tra l'altro derivano dalle indicazioni del Cio sulla parità di genere e sulla pratica inclusiva. È un'attività molto interessante alle quali si stanno avvicinando anche altre federazioni».

La parte conclusiva del convegno ha visto protagoniste la velista olimpica Giovanna Micol e vincitrice della prima edizione della Puig Women's America's cup co n il Team Luna Rossa Prada Pirelli, l'olimpionica del tiro a segno Valentina Turisini, le giornaliste Francesca Spangaro e Francesca Terranova che, moderate da Alessio Briganti, hanno parlato di possibili soluzioni per aumentare i numeri dei tecnici e dirigenti donne, la vela professionistica delle donne e lo sviluppo degli equipaggi misti, il sorpasso di genere nella formazione, dove a studiare all'università e a laurearsi sono in prevalenza donne. —

Roberta Mantini – Il Piccolo venerdì 28 febbraio 2025

20250228 Il Piccolo

News
26 Febbraio 2025

Giovedì l’Equità di Genere nello Sport Italiano fa tappa a Trieste

  • Trieste
  • equità di genere

Per un giorno Trieste diventa capitale del progetto “21 tappe per l’Equità di Genere nello Sport Italiano”. L’appuntamento promosso dalla Fondazione Milano Cortina 2026 e dal CONI è per le 16:30 di giovedì 27 febbraio nella Sala meeting San Giusto del Savoia Excelsior Palace e mira alla sensibilizzazione di professionisti e studenti dello sport italiano sulle azioni necessarie per promuovere la partecipazione femminile nelle società sportive e nelle federazioni rivolgendosi direttamente a istituzioni, dirigenti, tecnici, atleti degli organismi sportivi e studenti.

Alessia Tuselli aprirà il programma degli interventi con la presentazione dei dati del Gender Gap nello sport, seguita da Ottavia Ortolani con le linee guida del CIO e le azioni della Fondazione Milano Cortina 2026 per la parità di genere. Come andare oltre gli stereotipi nel campo della comunicazione, è il cruciale argomento che verrà trattato invece da Claudia Giordani, vicepresidente del CONI, cui seguirà Gianfranco Puddu (superare limiti delle differenze di genere) e Luca Grion (equilibrio tra equità e inclusione nello sport).

Il programma sarà completato dal dibattito al quale interverranno la velista olimpica Giovanna Micol, le giornaliste Francesca Spangaro e Francesca Terranova, l’olimpionica Valentina Turisini.

News
24 Febbraio 2025

Giovedì 27 a Trieste un corso per l'Equità di Genere nello Sport Italiano

  • Trieste
  • equità di genere
Si informa che La Scuola regionale dello sport del CONI Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con la Fondazione Milano Cortina 2026, promuove il corso
 
“21 Tappe per l’Equità di Genere nello Sport Italiano”
 
Il corso è in programma a TRIESTE presso la Sala meeting SAN GIUSTO dello STARHOTELS Savoia Excelsior Palace - Riva del Mandracchio 4
 
giovedì 27 febbraio 2025 con inizio alle ore 16.30
 
In allegato la locandina con gli interventi previsti.
 
È gradita la conferma della partecipazione compilando il modulo al seguente link
 
https://forms.office.com/e/RVJLupEFat
 
 

>>> VEDI QUI TUTTI I DETTAGLI

News
21 Febbraio 2025

Soddisfazione per la riqualificazione del centro sportivo Opicina

Inaugurati ad Opicina i quattro campi da padel e gli impianti dedicati a baseball, calcio e tiro dinamico del comprensorio ex Gma. Sono trascorsi ormai più di sei anni da quando iniziò il lavoro di recupero del complesso sportivo ed al termine di impegno molto importante è stata ristrutturata e resa agibile una struttura di servizio per cittadinanza e federazioni sportive.

“Sono molto soddisfatto di questo risultato” ha detto Giorgio Brandolin al termine della cerimonia di inaugurazione dei campi di padel e della Club house nel comprensorio ad Opicina, un tempo gestiti dal Governo militare alleato, “perché è stato un lavoro lungo ed impegnativo, nel quale abbiamo creduto fin dall’inizio con fiducia e perseveranza”.   

In sintonia con il pensiero del presidente del Coni Friuli Venezia Giulia sono stati Mario Anzil, vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega allo Sport, ed Elisa Lodi, assessore allo Sport del Comune di Trieste, che hanno condiviso l’istituzionale taglio del nastro.

 "L'inaugurazione di questo impianto, luogo d'incontro e aggregazione dove è il rumore dello sport praticato a scandire la giornata, rappresenta un traguardo concreto a conclusione di un percorso virtuoso di collaborazione inter-istituzionale. Un modello che può essere replicato per la riqualificazione di altre aree demaniali del territorio, in passato immaginate per scopi differenti dallo sport e oggi dismesse o degradate".
Sono le parole del vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega allo Sport Mario Anzil, oggi al complesso sportivo nell'ex area militare a Opicina (Trieste) dove sono stati inaugurati i nuovi campi da padel e l'adiacente Club house.
Il taglio del nastro odierno conclude ufficialmente il lungo percorso di recupero del compendio costruito negli anni Cinquanta dall'allora Governo militare alleato, che all'epoca realizzò campi da football americano, da baseball, pallacanestro e pallavolo. Con il passaggio al Demanio militare l'utilizzo degli impianti venne progressivamente a meno, finché nel 2015 la proprietà venne trasferita al Demanio civile e, grazie alle successive convenzioni siglate con il Coni e con alcune società sportive, partì l'iter di riqualificazione che ci conduce ai giorni nostri.
"Esprimo soddisfazione da parte dell'Amministrazione regionale per il risultato raggiunto - ha affermato Anzil alla cerimonia svoltasi alla presenza, tra gli altri, del presidente del Coni Fvg Giorgio Brandolin e dell'assessore allo Sport del Comune di Trieste Elisa Lodi -. Siamo convinti che lo sport rappresenti uno dei settori con maggiori potenzialità di investimento e possa rivestire un ruolo importante per la società del domani. Auspico che le collaborazioni tra le istituzioni e tra diverse realtà come quella testimoniata oggi possano perdurare nel tempo".

 
> QUI LA FOTOGALLERY DELL'EVENTO
 A più di sei anni dal primo atto, il recupero del complesso sportivo costruito dal Governo militare alleato a Villa Opicina può dirsi completato. Un impegno burocratico (dai vincoli demaniali all'accatastamento degli immobili) e cantieristico (l'aggiornamento e la messa in sicurezza degli impianti) che negli anni ha permesso di ricavare e rendere agibile, in ordine sparso, campi da calcio, da baseball, da padel e di tiro dinamico. La ciliegina sulla torta, una "club house" – un bar dotato di ogni comfort – accanto al primo campo coperto da padel, verrà svelata oggi, con le autorità istituzionali a battezzare la rinascita dell'imponente area sul Carso.
 
Siamo sulla strada provinciale 35, in direzione Prosecco, davanti al distaccamento dei Vigili del fuoco. Qui furono costruiti, nel secondo dopoguerra, campi da football americano, da baseball, pallacanestro e pallavolo. Con il passare dei decenni il tutto è poi transitato nelle mani del Demanio militare che lo ha solo in parte sfruttato, abbandonando il resto a un progressivo declino. Giorgio Brandolin, presidente regionale del Coni, ricorda bene le reazioni canzonatorie dei suoi colleghi quando, nel 2012, ha iniziato a interessarsi del caso: «Mi prendevano per matto».
 
In effetti la mole del lavoro che lo attendeva avrebbe scoraggiato anche i meno pessimisti. Per avviare la riqualificazione è stato innanzitutto necessario predisporre una serie di passaggi di consegne, cominciati appunto dal Demanio militare: quest'ultimo ha mantenuto l'effettivo campo d'addestramento – ora delimitato da appositi cancelli – mentre i vari impianti sportivi sono transitati nelle mani del Demanio civile. Il quale, a sua volta, ha così potuto stipulare una convenzione con il Coni, affidandogli la gestione per un canone d'affitto irrisorio. E il Coni, a questo punto, ha potuto girare ciascun impianto alle rispettive Federazioni, sulle base delle attività sportive da praticare.
 
Da qui in poi le strade divergono e ci si avvicina all'attuale stato dell'arte. La metamorfosi più radicale ha interessato il perimetro che un tempo ospitava il campo da pallacanestro e pallavolo, fino a qualche anno fa piuttosto malconcio, transitato sotto la competenza della Federazione baseball e softball (Fibs). L'associazione dilettantistica "Tennis padel & baseball events Fvg" – che condivide gli spazi con l'Alpina Tergeste del vicino campo da baseball – si è fatta promotrice della costruzione di quattro campi coperti da padel, aperti un anno e mezzo fa, comprensivi di spogliatoi e, adesso, di una "club house" per il relax a fine partita. L'intervento, tutto a carico del privato, ha superato il milione di euro: a beneficiarne, oltre alle due squadre maschili e femminili (che forse anche grazie al nuovo centro hanno vinto il campionato di Serie C regionale), vi sono decine di giovani e meno giovani che prenotano il campo a ogni ora del giorno. «Sta andando bene e stiamo crescendo – racconta il vicepresidente Piero Tononi –. Da noi il padel ha avuto un boom più tardi rispetto ad altre regioni italiane. La crescita è grande e tuttora le strutture non sono sufficienti per soddisfare la domanda». In prima fila «le ragazze e le signore», dai 60 anni in giù insomma.
 
Se il campo da baseball rimane il punto di continuità tra passato e presente, l'incognita sul futuro riguarda invece l'ex campo da football americano, che la palingenesi generale ha trasformato in un impianto calcistico. Finora i tre terreni di gioco in erba venivano sfruttati dalle squadre giovanili del Kras, che ha però recentemente comunicato l'intenzione di non usufruirne più. La concessione scade il prossimo giugno e intanto si sono fatte avanti diverse realtà sportive: di calcio, ma anche di rugby. Si vedrà chi ne uscirà vincitore. Dove non ci sono dubbi è per il campo di tiro dinamico, che rimarrà tale anche negli anni a venire.
 
Brandolin: «La tenacia ora è stata premiata»
 
La nuova "club house" dei campi da padel coperti a Villa Opicina verrà inaugurata questa mattina alla presenza di numerosi rappresentanti istituzionali, dal presidente regionale del Coni al direttore del Demanio civile che ha sede a Udine. È previsto anche l'intervento dell'assessore regionale allo Sport Mario Anzil. Ma, più che la "club house", l'inaugurazione ripercorrerà le tracce di tutto il recupero dell'area ex Gma a Villa Opicina, che con quest'ultimo tassello risulta definitivamente completato.
«È un esempio passato sottotraccia di come, intestardendosi, le cose si possono fare», commenta soddisfatto il presidente regionale del Coni Brandolin, che ricorda le «resistenze» incontrate soprattutto nelle fasi iniziali. All'aspetto, per così dire, più burocratico – dove l'aggettivo non deve suonare riduttivo, anzi – si somma il valore di una riqualificazione che ha operato in un'area immensa, parte della quale giaceva in condizioni di degrado fino a qualche anno fa. «Abbiamo rimesso quasi tutto a posto – dice ancora Brandolin – accollandoci noi come Coni e soprattutto i privati i costi e la responsabilità».
Decisivo, per la creazione dei quattro campi da padel coperti, è stato il contributo dell'associazione dilettantistica "Tennis padel & baseball events Fvg" che ha promosso l'intervento da oltre un milione di euro. Andando così a rivitalizzare il complesso con un'ultima e fondamentale spinta.
 
Francesco Bercic - Il Piccolo di venerdì 21 febbraio 2025
Foto Andrea Lasorte

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