
Sabato 8 marzo, a Bari, si è svolto il convegno “Orientamenti metodologici e nuovi temi nell’avviamento allo sport”, un’importante occasione di confronto tra esperti del settore sportivo, accademici e rappresentanti del CONI provenienti da diverse regioni italiane.
Presente anche il CONI Friuli Venezia Giulia, rappresentato dalla Vicepresidente Martina Orzan e dal Direttore Scientifico della Scuola Regionale dello Sport Giovanni Messina.
All’evento ha preso parte anche la Commissione Nazionale per l’Attività Giovanile del CONI, rappresentata da Gianfranco Puddu, Angelo Gadina e Cristina Caprile, che ha arricchito il dibattito con importanti riflessioni sui diversi approcci metodologici nell’allenamento giovanile.
Durante il convegno sono stati affrontati temi cruciali come l’educazione motoria e sportiva delle nuove generazioni, l’inclusione nello sport, il ruolo della scuola e della famiglia nel percorso di crescita degli atleti e l’evoluzione delle metodologie di allenamento.
L’incontro ha rappresentato un momento di crescita e aggiornamento per tutti i partecipanti, evidenziando l’importanza della collaborazione tra le diverse realtà regionali per migliorare la qualità della formazione sportiva in Italia.

Questa mattina, nell’ambito dell'ampio programma per celebrare la Giornata Internazionale della Donna, il Comune di Trieste in collaborazione con il Coni ha organizzato un evento sulle atlete donne intitolato Creazione e Indipendenza, citando le urgenze richiamate da Anita Pittoni (1901-1982).
In sala Luttazzi, Magazzino 26, Porto Vecchio-Porto Vivo entra nel vivo l’evento “Sportivamente donna” dedicato alle scuole secondarie superiori in collaborazione con il CONI FVG.
Per raccontare le loro esperienze sportive saranno presenti le atlete Sara Lombardi, Giorgia Marchi, Giovanna Micol, Tanja Romano e Marta Zanetti.

Dopo l’ufficializzazione avvenuta a Bucarest nel 2024, gli EYOF estivi di Lignano 2027 sono stati presentati a Francoforte, in occasione della 54a assemblea dell’EOC, l’Associazione dei Comitati Olimpici Europei che si è conclusa sabato 1 marzo 2025. Il Festival Olimpico della Gioventù Europea ritornerà a Lignano e in Friuli Venezia Giulia nel luglio 2027 dopo 22 anni.
La località turistica friulana è pronta per questo grande evento dedicato ai giovani atleti di tutta Europa. Una bella sfida e una grande opportunità per rafforzare l’immagine di Lignano come città internazionale dello sport grazie alle strutture e impianti presenti sul territorio, all’ottima logistica e alla pluriennale esperienza nell’organizzazione di grandi eventi mondiali multisport.
I numeri dell’ottava edizione dei giochi, che si tenne nel 2005, danno l’idea dell’entità dell’iniziativa: 3 mila atleti, 11 discipline sportive, 48 comitati olimpici europei, 1.227 volontari, 5.689 accreditati, di cui 117 giornalisti, 409 giudici di gara, 100 mila spettatori negli stadi e 11 milioni di visite sul sito ufficiale nei 5 giorni di gare.
Insieme al presidente del CONI, Giovanni Malagò, la rappresentativa regionale a Francoforte era rappresentata dalla sindaca di Lignano Sabbiadoro, Laura Giorgi, accompagnata dall’assessore allo sport, Giovanni Iermano, dalla campionessa olimpica della scherma, Mara Navarria e dal presidente del CONI Friuli Venezia Giulia, Giorgio Brandolin, il quale, in questi mesi, ha gestito tutti i rapporti con le massime istituzioni sportive internazionali e nazionali mantenendo i contatti direttamente con il presidente e segretario generale dell’EOC e con lo stesso presidente nazionale del CONI.
Le discipline sportive di Lignano 2027 saranno 13 e verranno coinvolti anche altri Comuni della regione. Questa candidatura, che può contare sul pieno sostegno della regione Friuli Venezia Giulia, si inserisce in un più ampio programma volto a sviluppare ulteriormente la consolidata vocazione sportiva della città di Lignano Sabbiadoro e della stessa regione che, nel 2023, ha ospitato l’edizione invernale di EYOF.
Nella foto la delegazione regionale insieme al presidente del CONI, Giovanni Malagò.

Una platea particolarmente affollata e coinvolta ha seguito ieri, giovedì 27 febbraio, il convegno su L’equità di genere nello sport italiano, che si è tenuto nella sala San Giusto del Savoia Excelsior Palace. È stato fatto tanto, è stato detto in premessa, richiamando la raggiunta parità di partecipazione donne-uomini alle Olimpiadi a Parigi, ma è tanto anche quello che bisogna ancora fare per sensibilizzare e far capire dove si annidano determinate consuetudini del linguaggio, certe scelte nell’utilizzo delle immagini e poi alla copertura mediatica ed al rispetto di qualsiasi tipo di differenza.
L’obiettivo, è stato chiarito all’inizio, è quello di aumentare la consapevolezza di tutto ciò che costituisce pregiudizio di genere nei vari aspetti della rappresentazione nel contesto sportivo.
Il presidente del Coni FVG Giorgio Brandolin ha aperto i lavori che, coordinati dalla vicepresidente Martina Orzan, si sono sviluppati con ritmo incalzante grazie agli interventi di Alessia Tuselli (in collegamento), Ottavia Ortolani, Claudia Giordani, Gianfranco Puddu e Luca Grion, seguiti poi dal dibattito.
>>> LINEE GUIDA SULLA RAPPRESENTAZIONE DI GENERE
>>> OLTRE GLI STEREOTIPI, IL RUOLO DELLA COMUNICAZIONE (Claudia Giordani)
>>> IL DIFFICILE EQUILIBRIO TRA EQUITA' E INCLUSIONE NELLO SPORT (Luca Grion)
Il ruolo della donna nelle federazioni
Sport e parità di genere nel convegno del Coni «Trieste un'isola felice»
Il ruolo attivo della donna nelle società sportive e nelle federazioni è stato al centro del convegno "21 tappe per l'equità di genere nello sport italiano", promosso dalla Fondazione Milano Cortina 2026 e dal Coni, che si è svolto ieri al Savoia Excelsior Palace.
Ad aprire i lavori il presidente del Coni Fvg Giorgio Brandolin: «Un piccolo passaggio in questa regione sull'equità di genere – ha ricordato – l'abbiamo anche portato avanti: siamo l'unico comitato che ha quattro donne su otto componenti».
Equità di genere «è un termine che comprende sia le pari opportunità che la sostenibilità – ha spiegato la vice presidente del Coni Claudia Giordani – ambiti per rendere il mondo in cui operiamo più equo e più attento alle necessità di tutti e tutte. Noi del mondo dello sport dobbiamo interrogarci e confrontarci su questo tema che è prioritario, perché dal Comitato olimpico internazionale ci vengono suggerite e presentate delle raccomandazioni proprio in tal senso».
Trieste è un mondo a parte, «sicuramente è un po' un'isola felice – ha detto Martina Orzan, vice presidente del Coni Fvg – dove abbiamo dei numeri molto alti di donne che praticano le varie discipline sportive e che ottengono risultati agonistici rispetto al panorama nazionale».
Le quote rosa non piacciono al Coni, non nel principio ma nella modalità attuativa. Il senso delle attività messe in campo le ha illustrate Gianfranco Puddu, docente formatore della Commissione tecnica nazionale per l'attività giovanile: «Sono attività molto pratiche volte proprio al rispetto delle regole, all'etica e alla parità di genere. La problematica delle quote rosa, che molti sportivi e molte sportive non accettano, perché tentano di superare la diversità, quella che non è una parità di genere, e reintroducono un'ambiguità. Utilizzare una norma per rendere uguale una donna, equivale a far rientrare dalla finestra quello che è un pregiudizio e uno stereotipo che ormai è insito nella nostra cultura. Il lavoro che stiamo facendo – spiega Puddu – affronta proprio questa problematica, passare dalle parole ai fatti proponendo un'attività di campo, perché al di là dei principi sui quali possiamo essere tutti molto d'accordo, c'è il problema di trasferire tutto nella pratica di tutti i giorni e renderlo un aspetto comune, di routine, non un evento eccezionale legato a determinate situazioni o una norma da dover seguire».
Le federazioni si muovono in maniera molto autonoma, anche se con molte il Coni sta portando avanti una collaborazione. «Le indicazioni si basano sull'utilizzo di una metodologia adeguata per l'insegnamento sportivo – aggiunge Puddu – che tra l'altro derivano dalle indicazioni del Cio sulla parità di genere e sulla pratica inclusiva. È un'attività molto interessante alle quali si stanno avvicinando anche altre federazioni».
La parte conclusiva del convegno ha visto protagoniste la velista olimpica Giovanna Micol e vincitrice della prima edizione della Puig Women's America's cup co n il Team Luna Rossa Prada Pirelli, l'olimpionica del tiro a segno Valentina Turisini, le giornaliste Francesca Spangaro e Francesca Terranova che, moderate da Alessio Briganti, hanno parlato di possibili soluzioni per aumentare i numeri dei tecnici e dirigenti donne, la vela professionistica delle donne e lo sviluppo degli equipaggi misti, il sorpasso di genere nella formazione, dove a studiare all'università e a laurearsi sono in prevalenza donne. —
Roberta Mantini – Il Piccolo venerdì 28 febbraio 2025

Per un giorno Trieste diventa capitale del progetto “21 tappe per l’Equità di Genere nello Sport Italiano”. L’appuntamento promosso dalla Fondazione Milano Cortina 2026 e dal CONI è per le 16:30 di giovedì 27 febbraio nella Sala meeting San Giusto del Savoia Excelsior Palace e mira alla sensibilizzazione di professionisti e studenti dello sport italiano sulle azioni necessarie per promuovere la partecipazione femminile nelle società sportive e nelle federazioni rivolgendosi direttamente a istituzioni, dirigenti, tecnici, atleti degli organismi sportivi e studenti.
Alessia Tuselli aprirà il programma degli interventi con la presentazione dei dati del Gender Gap nello sport, seguita da Ottavia Ortolani con le linee guida del CIO e le azioni della Fondazione Milano Cortina 2026 per la parità di genere. Come andare oltre gli stereotipi nel campo della comunicazione, è il cruciale argomento che verrà trattato invece da Claudia Giordani, vicepresidente del CONI, cui seguirà Gianfranco Puddu (superare limiti delle differenze di genere) e Luca Grion (equilibrio tra equità e inclusione nello sport).
Il programma sarà completato dal dibattito al quale interverranno la velista olimpica Giovanna Micol, le giornaliste Francesca Spangaro e Francesca Terranova, l’olimpionica Valentina Turisini.