È lo sport d’alto livello che proprio in questi giorni sta accendendo l’estate del Friuli Venezia Giulia ed il presidente del Coni FVG, Giorgio Brandolin, applaude e ringrazia per la Sei giorni di ciclismo su pista a Pordenone con sedici nazioni e per i campionati europei stayers, per gli oltre mille gli spettatori a Trieste per il “Città di Trieste Atp Challenger”, torneo internazionale con montepremi di 118.000 euro organizzato dalla Tennis Events Friuli Venezia Giulia sui campi del Tennis Club Triestino ed ancora per le partite a Buttrio e Castions di Strada per il Gruppo C della XVII Coppa del Mondo di Softball Femminile. E poi ci sono anche i campionati italiani assoluti di pattinaggio a Piancavallo con seicento partecipanti che arrivano da tutta l’Italia.
“Ci sono in queste calde giornate d’estate dei grandi eventi sportivi che stanno portando l’immagine del Friuli Venezia Giulia in giro per il mondo -ha detto Giorgio Brandolin- e per questo rivolgo il grazie più sentito a tutti i dirigenti e federazioni coinvolte. Il nostro sport sta svolgendo un grande lavoro di promozione della nostra regione ed io applaudo con orgoglio la professionalità messa in campo dai miei dirigenti sportivi e dalle federazioni sportive, che possono sempre contare sull’attenzione e la vicinanza del Comitato Regionale del Coni”.
Prosegue il percorso perfetto di Italia Softball nel Gruppo C della XVII Coppa del Mondo di Softball Femminile. Sul diamante di Buttrio (UD) le azzurre del CT Pizzolini si impongono per 6-1 sul Canada, considerata alla vigilia la rivale principale per il secondo posto nel girone. Questo successo dà seguito a quello ottenuto una settimana fa alla Canada Cup di Surrey, British Columbia, nella quale l’Italia aveva superato le padrone di casa, conquistando così la medaglia di bronzo. Quello ottenuto sul diamante di Buttrio è solo il terzo successo ufficiale nella storia dell’Italia sul Canada, dopo quello al Campionato Mondiale di Saskatoon nel 2002 (1-0 il risultato finale) e quello sopracitato della passata settimana (6-2).
Il primo lancio celebrativo della partita per dare il via all'incontro è stato effettuato dal sindaco di Buttrio, Eliano Bassi.
Christina Toniolo, lanciatrice partente dell’Italia, comincia contro la potente parte alta del lineup canadese inducendo Entzminger ad una rimbalzante, ma il successivo doppio di Hershman complica il suo lavoro: a togliere le castagne dal fuoco ci pensa Erika Piancastelli, capace di eliminare Janet Leung ed Erika Polidori al volo, quest’ultima con uno splendido tuffo che salva un punto.
Il lineup azzurro si trova ad affrontare Dawn Bodrug, abile nel primo inning ad eliminare in fila Gasparotto, Vigna (via strikeout) e Piancastelli.
Il secondo inning difensivo italiano è puro “Sheldon show”: l’interbase azzurro è protagonista di tutti e tre le eliminazioni, comprese due linee ed una rimbalzante di Hicks presa in backhand.
Bodrug sale a sei out di fila con un secondo 1-2-3 inning in cui elimina Barbara e Filler con due campanili e una linea di Koutsoyanopulos presa al volo da Entzminger.
Toniolo può affidarsi anche nella terza ripresa di lavoro in pedana alla difesa di Melany Sheldon: dopo le tre eliminazioni spettacolari della ripresa precedente, l’interbase effettua anche i tre out del terzo inning, più semplici dei tre precedenti ma dimostrando un’autorità difensiva importante.
La prima valida azzurra la mette a segno il capitano Giulia Longhi, capace di battere un singolo al centro dopo che Sheldon era stata eliminata al volo, la quale avanza in seconda base dopo il bunt di sacrificio di Rotondo. La scelta paga, poiché con due out Gasparotto batte una valida che permette all’Italia di sbloccare il punteggio. L’eliminazione di Vigna ad opera di Entzminger chiude l’inning.
La quarta ripresa è quella della svolta azzurra: Italia Softball esce indenne da un inning difensivo con il Canada che presentava il cuore del proprio lineup, neutralizzato da Vigna che raccoglie al volo una profonda linea di Harshman e, dopo una base su ball conquistata da Leung, il doppio gioco 4-6-3 sulla rimbalzante di Polidori, mentre in attacco dà sfogo alla propria potenza. Dopo un pop di Piancastelli in apertura, Barbara dà la giusta energia all’attacco con una potente battuta a sinistra, poi sostituita da Bartoli come pinch runner.
Il Canada rileva Bodrug con Sara Groenewegen, ma questo non ferma il forcing offensivo azzurro, con i singoli consecutivi di Filler e Koutsoyanopulos per riempire le basi. Sheldon batte in campo interno una rimbalzante su cui la difesa canadese effettua l’eliminazione a casa base, ma con due eliminati Giulia Longhi gira il primo lancio per l’RBI che spinge a casa Filler e Koutsoyanopulos, la cui aggressività nel girare la terza base paga, per il 3-0 parziale. Una base su ball conquistata da Rotondo riempie nuovamente le basi e fa ricominciare il lineup, con Marta Gasparotto che capitalizza con un singolo a destra per spingere a casa altri due punti. L’attacco azzurro non si ferma e segna il punto del 6-0 con Rotondo che sfrutta il wild pitch di Groenewegen, ma il Canada riesce ad uscire dalla complicata ripresa con una rimbalzante di Piancastelli – che aveva aperto l’inning – verso l’interbase.
Il colpo subito si fa sentire per il Canada: offensivamente, oltre ad una base su ball conquistata da Hicks, non riesce a produrre particolari occasioni, soprattutto per merito di Toniolo (strikeout su Jones) e della sempre attenta difesa.
L’attacco azzurro, nonostante il singolo in apertura di Barbara, non riesce a portare a casa il punto che sarebbe valso l’anticipata chiusura del match per mercy rule. Senza punti per ambo le parti anche il sesto inning, nelle quali Toniolo e Groenewegen ottengono rapidamente le tre eliminazioni necessarie per uscire indenni dagli attacchi avversari.
Nella settima ripresa la stanchezza e l'emozione dell'essere così vicina al traguardo tradisce Toniolo che, contro la parte centrale del lineup canadese, subisce in sequenza le valide di Leung (doppio), Polidori (singolo) e Franklin (singolo) che sbloccano il punteggio per il Canada, il primo punto subito dalle azzurre in questa Coppa del Mondo. Entra in pedana Alexia Lacatena, per effettuare il suo esordio mondiale, eliminando in fila Polidori sul sacchetto di terza base (sulla rimbalzante indotta da Hicks), Jones e Pilgrim per mettere il sigillo sulla storica vittoria azzurra.
Le foto in allegato sono di Ezio Ratti/FIBS
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Le azzurre scendono in campo nel matinée con Alessandra Rotondo schierata in seconda base e con la prima partenza in pedana di Ilaria Cacciamani. Per la Nuova Zelanda prima apparizione nel lineup per Potter, mentre la partente è Tyhersha Houkamau.
La sfida si apre con due valide in campo interno di Marta Gasparotto, sul guanto del terza base Andrews, e di Laura Vigna su una perfetta smorzata. Due basi su ball concesse a Piancastelli e Barbara sbloccano il risultato, ma per l'Italia tre pop di fila fermano il primo assalto. La Nuova Zelanda porta a sua volta due corridori in base in apertura (valida di Andrews e Nukunuku colpita), ma Cacciamani sbroglia il traffico con una volata in foul di Potter.
Non c'è nessuno squillo nelle due riprese successive, a parte le valide di Rotondo e Piancastelli, entrambe avanzate non oltre la seconda base, mentre le "White Sox" costruiscono una situazione di corridori agli angoli (valida di Werahika e base per Andrews) nel terzo attacco, ma l'insidiosa volata di Potter viene fermata in corsa dall'esterno destro Erika Piancastelli.
L'Italia fatica a trovare ritmo sulla lanciatrice avversaria ed è il gioco corto ad aiutare la causa con il bunt di Giulia Longhi che provoca l'errore della difesa neozelandese e l'avanzamento in seconda del capitano azzurro. Alessandra Rotondo sposta Longhi in terza con un bunt ben eseguito e Marta Gasparotto sfrutta l'opportunità con un singolo in campo opposto per il 2-0 Italia. Colpita Vigna, Piancastelli colpisce una linea tesa a sinistra, ma in salto la terza base Andrews nega la valida dell'allungo.
Erin Blackmore tenta di lanciare la risposta delle neozelandesi con un doppio al limite della zona sinistra del campo, ma Cacciamani stronca il tentativo con uno strikeout su Whiteman. L'Italia prova a spingere al quinto e al sesto inning con corridori in posizione punto in entrambe le occasioni, però manca il colpo decisivo e il punteggio resta intatto anche grazie al lavoro eccellente di tutta la difesa e di Cacciamani in pedana, che concede una base su ball al sesto, ma, dopo una lunga battaglia, elimina Tavite al piatto (ottavo K della sua partita) e lascia il corridore del 1-2 in seconda base.
Nella settima ripresa, l'Italia compie l'allungo definitivo. McKenzie Barbara apre le danze con un impressionante solo-homer in campo opposto, il primo fuoricampo del torneo per le azzurre. L'inning prosegue con una base a Koutsoyanopulos e una scelta difensiva infelice della lanciatrice neozelandese Amy Begg che non porta alcun out. Giulia Longhi non perdona e scarica il singolo al centro del 4-0, poi Rotondo sparecchia con un triplo a destra che spinge a casa due punti. Il forcing continua anche dopo il cambio lanciatore (Morrison per Begg) e un out a casa e c'è ancora tempo per Erika Piancastelli di sbloccarsi con un fuoricampo da tre punti che fissa il punteggio sul definitivo 9-0.
Ilaria Cacciamani conclude la sua performance completa senza punti subiti intercettando la linea di Werahiko e terminando doppio gioco e partita con l'eliminazione del corridore in prima base Cooper-Nicola.
Le azzurre scendono in campo nel matinée con Alessandra Rotondo schierata in seconda base e con la prima partenza in pedana di Ilaria Cacciamani. Per la Nuova Zelanda prima apparizione nel lineup per Potter, mentre la partente è Tyhersha Houkamau.
La sfida si apre con due valide in campo interno di Marta Gasparotto, sul guanto del terza base Andrews, e di Laura Vigna su una perfetta smorzata. Due basi su ball concesse a Piancastelli e Barbara sbloccano il risultato, ma per l'Italia tre pop di fila fermano il primo assalto. La Nuova Zelanda porta a sua volta due corridori in base in apertura (valida di Andrews e Nukunuku colpita), ma Cacciamani sbroglia il traffico con una volata in foul di Potter.
Non c'è nessuno squillo nelle due riprese successive, a parte le valide di Rotondo e Piancastelli, entrambe avanzate non oltre la seconda base, mentre le "White Sox" costruiscono una situazione di corridori agli angoli (valida di Werahika e base per Andrews) nel terzo attacco, ma l'insidiosa volata di Potter viene fermata in corsa dall'esterno destro Erika Piancastelli.
L'Italia fatica a trovare ritmo sulla lanciatrice avversaria ed è il gioco corto ad aiutare la causa con il bunt di Giulia Longhi che provoca l'errore della difesa neozelandese e l'avanzamento in seconda del capitano azzurro. Alessandra Rotondo sposta Longhi in terza con un bunt ben eseguito e Marta Gasparotto sfrutta l'opportunità con un singolo in campo opposto per il 2-0 Italia. Colpita Vigna, Piancastelli colpisce una linea tesa a sinistra, ma in salto la terza base Andrews nega la valida dell'allungo.
Erin Blackmore tenta di lanciare la risposta delle neozelandesi con un doppio al limite della zona sinistra del campo, ma Cacciamani stronca il tentativo con uno strikeout su Whiteman. L'Italia prova a spingere al quinto e al sesto inning con corridori in posizione punto in entrambe le occasioni, però manca il colpo decisivo e il punteggio resta intatto anche grazie al lavoro eccellente di tutta la difesa e di Cacciamani in pedana, che concede una base su ball al sesto, ma, dopo una lunga battaglia, elimina Tavite al piatto (ottavo K della sua partita) e lascia il corridore del 1-2 in seconda base.
Nella settima ripresa, l'Italia compie l'allungo definitivo. McKenzie Barbara apre le danze con un impressionante solo-homer in campo opposto, il primo fuoricampo del torneo per le azzurre. L'inning prosegue con una base a Koutsoyanopulos e una scelta difensiva infelice della lanciatrice neozelandese Amy Begg che non porta alcun out. Giulia Longhi non perdona e scarica il singolo al centro del 4-0, poi Rotondo sparecchia con un triplo a destra che spinge a casa due punti. Il forcing continua anche dopo il cambio lanciatore (Morrison per Begg) e un out a casa e c'è ancora tempo per Erika Piancastelli di sbloccarsi con un fuoricampo da tre punti che fissa il punteggio sul definitivo 9-0.
Ilaria Cacciamani conclude la sua performance completa senza punti subiti intercettando la linea di Werahiko e terminando doppio gioco e partita con l'eliminazione del corridore in prima base Cooper-Nicola.
>>> IL TABELLINO
Le foto allegate (Ilaria Cacciamani in pedana di lancio e il giro di mazza di Giulia Longhi) sono di EzR/NADOC.
L’atteso debutto di Italia Softball al Gruppo C della XVII Coppa del Mondo di Softball Femminile viene aperto dal primo lancio celebrativo della spadista azzurra Mara Navarria, ambasciatrice del marchio “Io sono Friuli Venezia-Giulia” che nei prossimi giorni parteciperà alla Coppa del Mondo di scherma e dal successo per 4-2 contro il Venezuela, davanti al pubblico di casa di Castions di Strada (UD).
Nel primo inning la difesa italiana, guidata da Alice Nicolini in pedana di lancio, tradisce un po’ di emozione per l’esordio davanti al proprio pubblico: Diana Arcay, leadoff venezuelano, batte un singolo e, spinta in posizione punto da un bunt di sacrificio, le sudamericane riempiono le basi dopo due basi su ball. Per uscire dall’inning senza danni la difesa azzurra ha bisogno di un doppio gioco ed è quello che accade, confezionato da Filler e Gasparotto.
Il lineup azzurro trova di fronte a sé una vecchia conoscenza del campionato italiano, Cassidy Knudsen, già giocatrice di Pianoro nel 2021. Gasparotto e Vigna, primi due battitori, pur senza raggiungere la base effettuano due turni di battuta produttivi facendo lavorare Knudsen, cosa che fa anche Erika Piancastelli, la quale sull’ottavo lancio del suo turno di battuta colpisce un singolo e permette a McKenzie Barbara di andare nel box di battuta con un corridore in base e dare sfogo alla sua potenza: la lunga volata di Barbara a sinistra non termina oltre le recinzioni, ma è sufficiente per trasformarsi nel doppio che regala il vantaggio alle azzurre.
Torna in pedana Nicolini che concede una base su ball al primo battitore dell’inning, l’esterno destro Yusneiby Acacio, ma tre out di fila rendono innocuo il corridore, i primi di undici eliminazioni consecutive per la lanciatrice mancina.
L’attacco italiano continua a fare della pazienza il proprio tratto distintivo nell’approccio ai lanci di Knudsen: con due riseball la lanciatrice venezuelana elimina al piatto Cecchetti e Sheldon, ma Longhi riesce a salire in base su errore dell’interbase e Kousoyanopulos la segue con un singolo a sinistra. La ripresa si spegne senza punti segnati con la rimbalzante in campo interno di Gasparotto.
Mentre la difesa italiana assiste alla perfezione Nicolini, con Melany Sheldon autoritaria all’interbase nell’intercettare la linea battuta da Acacio per chiudere il quarto attacco venezuelano, l’attacco azzurro ha difficoltà a scardinare i lanci di Knudsen: Barbara colpisce la seconda valida della sua partita (singolo a destra), ma questo non trova continuità.
Nella quinta ripresa si interrompe la striscia di eliminazioni consecutive di Nicolini, la quale concede a Cristina Rodriguez la quarta base su ball della sua partita, ma Cecchetti chiude l’inning eliminando Infante, entrata come pinch runner, nel tentativo di rubare la seconda base.
Un bunt a sorpresa di Marta Gasparotto, dopo l’eliminazione di Koutoyanopulos con una volata a destra, mette fine ad una mini-striscia di cinque eliminazioni consecutive di Knudsen e apparecchia la tavola per una ghiotta occasione per l’Italia: Laura Vigna batte un singolo alle spalle dell’interbase e, con due corridori in base, il cuore del lineup azzurro ha una grande chance per allungare. La potente battuta di Piancastelli ha un angolo di uscita troppo elevato e si trasforma in una volata al centro che permette a Gasparotto di avanzare in terza base, mentre a Barbara viene concessa una base su ball intenzionale che riempie le basi. Andrea Filler ha il sangue freddo necessario per aspettare il lancio giusto di Knudsen e battere un singolo a destra che porta a casa due punti per incrementare il vantaggio azzurro sul 3-0.
Il Venezuela effettua il cambio in pedana, inserendo un’altra conoscenza del softball italiano, Michelle Floyd (passata per Caronno e Pianoro) che aveva iniziato la gara come designated player. Elisa Cecchetti prosegue il forcing offensivo dell’Italia battendo un singolo al centro per il punto del 4-0, ma la ripresa si chiude per un gioco d’appello del Venezuela, accolto dagli arbitri, per un errore sul temporary runner inserito.
La particolare conclusione dell’inning lascia qualche scoria all’interno della squadra azzurra: Diana Arcay viene colpita ed il leadoff del Venezuela sale in base, per poi essere spinta in seconda base da un illegal pitch di Nicolini dopo lo strikout del pinch hitter Suniaga, seguito immediatamente dal singolo di Yuruby Alicart – solo la seconda valida concessa da Nicolini nel match – che sblocca il punteggio della compagine venezuelana. Con due out il Venezuela segna il punto del 4-2 con il singolo di Michelle Floyd e prosegue nel suo attacco pericoloso, ma viene chiuso con l’eliminazione di Acacio per mano del capitano azzurro Longhi che assiste in prima base per la terza eliminazione.
Nella parte bassa del sesto inning l’Italia non riesce ad aggiungere ulteriori punti, con Floyd che elimina rapidamente Sheldon, Longhi e Koutsoyanopulos, lasciando così ad Alice Nicolini due punti di vantaggio da difendere nel settimo attacco venezuelano. La lanciatrice azzurra lascia al piatto Barrios per il primo out della ripresa, il pinch hitter Olerich Zapata – comunque eliminato dall’assistenza di Longhi verso la prima – viene chiamato out per palla toccata fuori dal box e un cambio di velocità di Nicolini toccato debolmente da Molina si impenna verso l’esterno centro per ricadere nel guanto di Koutsoyanopulos e mettere la parola fine sull’incontro, con la vittoria per 4-2 di Italia Softball per cominciare il girone con il piede giusto.
da Castions di Strada (UD), Nicolò Gatti
Foto: Erika Piancastelli e Andrea Filler festeggiano il punto dell'1-0 ed il primo lancio celebrativo di Mara Navarria (Credit Ezio Ratti FIBS)
Sarà Mara Navarria, schermitrice italiana specializzata nella spada, ad aprire simbolicamente la Coppa del Mondo di Italia Softball effettuando il primo lancio celebrativo sabato 22 luglio prima della partita contro il Venezuela a Castions di Strada (UD).
L'atleta azzurra, nativa di Udine e appartenente al Gruppo Sportivo Esercito, sarà poi nei prossimi giorni impegnata ai Campionati Mondiali di scherma, in programma dal 22 al 30 luglio a Milano.
Navarria, classe 1985, nel 2018 a Wuxi, in Cina, si è laureata Campionessa del Mondo individuale nella spada. Oltre all'alloro iridato, vanta in carriera un bronzo olimpico (conquistato nella prova a squadre a Tokyo 2020), un argento e tre bronzi mondiali, sette medaglie europee ed è campionessa italiana in carica nella specialità spada.
LA PAGINA UFFICIALE DEL GIRONE C DELLA COPPA DEL MONDO DI SOFTBALL
Credit foto: ilfriuli.it