
Presentato al Padovan il volume edito grazie al bando "Educare" del governo. Da bandierina a nascondino, dalle biglie a porton, senza scordare scioglilingua, indovinelli e filastrocche. Sono alcuni dei giochi che hanno accompagnato il percorso di formazione di tanti bambini triestini, e per questo sono entrati nel libro "La via per crescere giocando", edito da Comunicarte e presentato ieri mattina al ricreatorio "Giglio Padovan".
Si tratta di una pubblicazione che mette in luce l'esperienza dei ricreatori comunali ed è nata dalla partecipazione al bando "Educare" del Dipartimento per le Politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei ministri, che ha premiato con un finanziamento i migliori progetti capaci di coniugare gioco, sport e territorio.
«Questo - ha spiegato Antonella Brecel, responsabile del Coordinamento pedagogico del Comune - è un manuale di facile utilizzo perché, oltre a un'introduzione storica sui ricreatori, è costituito da schede descrittive dei giochi tradizionali, pensate per essere fruite da chi voglia riprodurli in ambienti diversi: abbiamo infatti la certezza che la nostra esperienza sia esportabile.
Sono oltre cent'anni che giochiamo e continueremo a farlo, perché la nostra pedagogia si fonda sulla potenza formatrice del gioco». Nel libro, corredato da splendide foto, si trova anche il racconto dell'attività di arrampicata proposta ai ragazzi delle strutture Brunner, Lucchini, Padovan e De Amicis grazie alla collaborazione del Coni Fvg, rappresentato dal delegato provinciale Ernesto Mari.
«I nostri ricreatori - ha detto l'assessore comunale Nicole Matteoni - sono luoghi di condivisione di esperienze che vanno tramandate: confido che questo lavoro possa essere spunto per tutti coloro che si occupano di servizi educativi, anche fuori Trieste».
Martina Seleni - Il Piccolo di martedì, 8 novembre 2022

All’ARA PACIS AUGUSTAE di Roma si è tenuta la cerimonia di accensione della Fiamma della Pace che ha dato il via al viaggio della torcia di EYOF2023 Friuli Venezia Giulia, lungo la penisola con tappa finale Trieste dove, il 21 gennaio si svolgerà la cerimonia di apertura in Piazza dell’Unità d’Italia.
Ad 80 giorni dall’inizio della sedicesima edizione invernale del Festival Olimpico della Gioventù Europea, i rappresentanti dell’Associazione dei Comitati Olimpici Europei (COE), del CONI, del Governo italiano, del Comitato Organizzatore EYOF2023 FVG e del Comune di Roma si sono uniti in questo momento solenne per celebrare i valori di pace e armonia attraverso lo sport.
Il Presidente COE Spyros Capralos si è detto onorato di poter essere nuovamente in questo luogo magico e speciale di Roma per poter celebrare un evento come EYOF - edizione invernale che, dopo 30 anni, ritorna in Italia. Dalla Valle d’Aosta al Friuli Venezia Giulia, dove potremmo sicuramente vedere in azione tanti talenti e campioni, dopo il successo dell’ultima edizione, quella finlandese di Vuokatti 2022.
Il Presidente del CONI Giovanni Malagò si è detto onorato di poter ospitare in Italia questo importantissimo evento sportivo dedicato ai giovani provenienti da quasi 50 Comitati Olimpici Nazionali in una regione che ha grandi capacità organizzative dimostrate anche in occasione dell’edizione estiva del Festival Olimpico della Gioventù Europea che si svolse a Lignano Sabbiadoro nel 2005. La Torcia, ha proseguito Malagò, farà tappa in varie città italiane e in alcune località confinanti in Austria e Slovenia divulgando l’ideale educativo dell’Olimpismo ovvero la fratellanza tra le nazioni attraverso lo sport e i valori olimpici di eccellenza, rispetto e amicizia.
Per il Presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga la Fiamma è un simbolo iconico di pace, amicizia e speranza che incarna la capacità di riunire persone di nazioni, culture, lingue e tradizioni diverse. Rappresenta il significato profondo dell'unità nella diversità in un momento così difficile che stiamo vivendo a livello internazionale. Ma l'accensione della fiamma è anche un rito, dotato di una funzione che in altri tempi veniva affidata ai messaggeri di pace. Questo richiamo all'armonia si traduce oggi nel viaggio che la fiaccola compirà da Roma attraverso l'Italia e le sue città simbolo fino a raggiungere piazza Unità d'Italia a Trieste, il 21 gennaio, per la cerimonia di apertura del Festival. Un ottimo prologo per le Olimpiadi di Milano Cortina 2026. Fedriga ha voluto anche ringraziare il Presidente del Comitato Organizzatore EYOF2023 Maurizio Dunnhofer e il Presidente del CONI FVG Giorgio Brandolin per il lavoro svolto in questi mesi.
Il Presidente dei Comitati Olimpici Europei (COE) Spyros Capralos ha consegnato l'Ulivo d'Oro Dea Pax, simbolo di pace e amicizia, al Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, e al Presidente del Comitato Organizzatore EYOF2023, Maurizio Dunnhofer. In seguito Sara Scattolo, medaglia d'oro ai Mondiali giovanili di biathlon e Testimonial FVG, ha acceso la Torcia per dare il via all'entusiasmante viaggio verso EYOF2023 Friuli Venezia Giulia.
Prima tappa delle dieci che caratterizzeranno il “Road to EYOF2023” la Repubblica di San Marino. La torcia viaggerà a bordo del truck “Io Sono Friuli Venezia Giulia” in compagnia della Mascotte, la marmotta KUGY, e degli atleti Testimonial della Regione: Sara Scattolo, medaglia d’oro ai Mondiali Giovanili di Biathlon, Francesco Cecon, campione assoluto italiano di salto e figlio di Roberto, il più grande saltatore italiano di sempre e Mara Martini, campionessa italiana di sci alpinismo.
Un’edizione che si preannuncia come l’edizione dei record: 2.300 partecipanti, di cui 1.300 atleti dai 14 ai 18 anni, 12 poli sciistici ospitanti 14 eventi sportivi per oltre 100 competizioni in calendario, 1.300 volontari, 80 strutture ricettive regionali coinvolte nell’ospitalità. Un evento internazionale multi sport che per la prima volta in assoluto vedrà il debutto di Sci alpinismo, Free Style Skiing (Slopestyle & Big Air) e Ski Cross.

Trieste, 26 ottobre 2022. È una marmotta la Mascotte ufficiale di EYOF2023 Friuli Venezia Giulia, presentata questa mattina a Trieste nella suggestiva cornice di Piazza Unità d’Italia con la presenza del presidente della Regione Massimiliano Fedriga.
Disegnata da Paolo Venuti e realizzata dalla TRUDI Spa, l’azienda di Tarcento nota in tutto il mondo per la grazia e qualità dei suoi peluche, rispecchia molti dei valori del Festival Olimpico della Gioventù Europea e della Regione che lo ospiterà dal 21 al 28 gennaio 2023. Il piccolo roditore è uno dei simboli della montagna. Si narra fosse l’animale totem di un leggendario e antico popolo delle Dolomiti, i Fanes. Dall’indole diurna e socievole, ama vivere in gruppo, in colonie dall’organizzazione simile a quella familiare; è erbivora, si nutre di erbe e graminacee, germogli e radici, fiori, frutta e bulbi da cui ricava l’acqua necessaria al suo fabbisogno. È una specie resiliente e dalle grandi capacità di adattamento all’ambiente e al clima delle nostre montagne, quelle Dolomiti friulane Patrimonio dell’Unesco.
La Mascotte che accompagnerà tutti gli eventi legati alla XVI^ edizione invernale del Festival Olimpico della Gioventù Europea, compreso il viaggio della Torcia “Road to EYOF2023” che partirà il 4 novembre, dall’Ara Pacis di Roma, si chiamerà KUGY. Lo ha annunciato lo stesso Fedriga. IlFriuli Venezia Giulia è un insieme di culture e territori diversi. L’alpinista Julius Kugy è la perfetta sintesi della nostra regione, sita nel cuore della Mitteleuropea. Papà carinziano, mamma triestina di lingua slovena, nato a gorizia, studente a Trieste e grande amante e conoscitore delle alpi friulane che ha frequentato e dove ha vissuto. Il presidente della Regione ha voluto anche ringraziare il CONI FVG per la gestione del movimento sportivo territoriale, fatto di capacità, passione, competenze e serietà e il comitato esecutivo di EYOF2023 per la campagna volontari che coinvolge tutte lecomunità montane, le sedi di gara e le città del Friuli Venezia Giulia.
Il presidente del CONI Friuli Venezia Giulia, Giorgio Brandolin, ringraziando la regione per il continuo supporto fornito al mondo sportivo regionale, ha ricordato l’importanza di questo evento per tutto il territorio con la presenza di 1300 atleti, 2300 partecipanti provenienti da 47 Nazioni accreditate tra cui l’Ucraina, ospite della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.
La cerimomia di apertura di EYOF2023 si terrà proprio in questa meravigliosa piazza dell’Unita’, ha affermato il presidente del comitato esecutivo Maurizio Dunnhofer. Dopo un lungo viaggio la fiaccola arriverà a Trieste il 21 gennaio, al termine di 10 tappe, da Roma a San Marino, Milano, Cortina, Spittal (Austria), Planica (Slovenia), Pordenone, Udine, Gorizia e Lignano Sabbiadoro, località turistica che ha ospitato l’edizione estiva EYOF nel 2005.
EYOF2023 FVG si preannuncia come l’edizione dei record, come ribadito dal direttore Marketing del CONI Lorenzo Pellicelli. Molti atleti saranno poi protagonisti anche ai Giochi Olimpici di Milano-Cortina 2026, augurandoci delle grandi prestazioni degli atleti azzurri già in occasione del Festival Olimpico della Gioventù Europea 2023.
Per il presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin, EYOF2023 vedrà il coinvolgimento attivo di tutti i poli sciistici e montani del Friuli Venezia Giulia. Un’ottima promozione di un territorio a grande vocazione turistica, pronto ad accogliere un evento internazionale multi sport dai grandi numeri.
Alla presentazione sono intervenuti anche il simdaco e vice sindaco di Trieste, Roberto Di Piazza e Serena Tonel che hanno dimostrato la massima disponibilità a collaborare con il comitato organizzatore dell’evento, sia per la cerimonia inaugurale sia per le varie iniziative che si terranno nel capoluogo regionale, scelto come HUB principale per ciò che concerne l’accoglienza dei rappresentanti dell’Associazione dei comitati olimpici europei e dei 47 comitati nazionali olimpici che saranno presenti nel mese di gennaio del prossimo anno in regione. La cerimomia di chiusura si terrà a Udine il 28 bennaio.
foto di Pierluigi Bumbaca

È sostenibilità la parola chiave della sedicesima edizione del Festival Olimpico della Gioventù Europea che sarà ospitata in Friuli Venezia Giulia dal 21 al 28 gennaio 2023. Il Comitato Organizzatore si è posto l’obiettivo di dimostrare come un Festival internazionale multisport e transfrontaliero possa essere organizzato adattandosi alle diverse caratteristiche dei 10 poli sciistici regionali interessati dalle competizioni, generando benefici di trasformazione a lungo termine. Come? Adottando una strategia organizzativa basata sul principio delle “3 R” - Riciclo, Riutilizzo e Risparmio - fondati su un giusto e duraturo equilibrio tra le attività economiche, la responsabilità ambientale e il progresso sociale.
La realizzazione di un evento internazionale multisport, organizzato secondo logiche sostenibili, deve non solo minimizzare gli impatti ambientali sul territorio, ma lasciare un’eredità positiva per le comunità coinvolte presenti e future – spiega il Presidente del Comitato organizzatore EYOF 2023 FVG, Maurizio Dünnhofer -. Ecco perché siamo convinti che i benefici di un evento sostenibile riguardino l’ottimizzazione delle risorse economico finanziarie investite, il riutilizzo di impianti ed attrezzature, veicolando valori, contenuti e messaggi che contribuiscano a rafforzare un’identità regionale e coinvolgendo attivamente le comunità ospitanti il Festival.
Da subito è stata focalizzata l’attenzione sulla mobilità e sulle sue ricadute ambientali, programmando un piano di trasferibilità più sostenibile, richiedendo nei bandi di gara per l’aggiudicazione del servizio di trasporto extraurbano dei partecipanti, autobus alimentati a metano i cui valori delle emissioni risultino ridotti, incentivando il Carsharing per raggiungere la sede di lavoro quale forma di mobilità condivisa tra lo staff e commissionando al Polo Universitario di Udine un sistema di monitoraggio della mobilità per la determinazione dell'impronta di CO2 durante l’evento. Ma non solo. Sono state individuate strategie attente a minimizzare la produzione dei rifiuti che saranno generati nelle singole sedi di gara ed ottimizzare il loro smaltimento e riciclo. Già in essere poi tutta una serie di disposizioni operative che riguardano l’utilizzo di carta certificata FSC, la realizzazione esclusiva di gadget e divise per lo staff e volontari con materiali riciclati e la decisione inedita, rispetto alle precedenti edizioni, di rendere consultabili digitalmente in un’apposita sezione Extranet del sito ufficiale www.eyof2023.it, tutti i Manuali tecnico-operativi richiesti dal Comitato Olimpico Europeo, per contenere l’impiego di carta ed inchiostro. E sempre in un’ottica di sostenibilità sociale il Comitato organizzatore ha definito una serie di protocolli collaborativi con alcune Cooperative sociali ONLUS del Friuli Venezia Giulia come la Via di Natale del Centro di Riferimento Oncologico di Aviano per la raccolta dei tappi in plastica e la HattivaLab di Udine per il confezionamento di Lunch Box 100% riciclabili. E’ in fase di studio anche un progetto per il recupero e la distribuzione delle eccedenze alimentari sulla base di criteri di sussidiarietà e prossimità.
Una strategia basata anche su una gestione sostenibile delle Risorse Umane – sottolinea il Direttore Generale, Giorgio Kaidisch - che passa attraverso una valorizzazione del capitale umano agevolando la soddisfazione e l’espressione, piena ed inclusiva, delle qualità lavorative, professionali e umane, unitamente al rispetto non solo dei ruoli, ma soprattutto delle persone motivando comportamenti virtuosi. In ciascun contesto organizzativo stiamo attuando una gestione delle risorse umane focalizzata sui processi “core” strategici che si stanno basando sulle singole capacità che assicurano il vantaggio competitivo di tutta la macchina organizzativa.
Nella foto la polo di Eyof 2023 realizzata con materiale riciclato.

Una “popolazione” di 540 fra atleti e tecnici, 9mila pernottamenti complessivi sul territorio regionale del Friuli Venezia Giulia – familiari, tifosi, addetti ai lavori e procuratori da tutto il mondo – centinaia di migliaia di contatti sui canali social da tutto il pianeta, e un indotto simato di poco meno di 1 milione di euro a beneficio del territorio. Sono le cifre – snocciolate con comprensibile orgoglio dal presidente del comitato organizzatore, Nicola Tommasini – fatte registrare dall’ultima edizione del Torneo delle Nazioni di calcio giovanile di Gradisca d’Isonzo, e che il 5 ottobre ha vissuto all’hotel Franz della cittadina isontina il momento della serata di gala con istituzioni, partner e sponsor condotta da Stefano Ceiner.
Un modo per dire “grazie” a chi ha reso possibile l’edizione della ripartenza post Covid ma anche per gettare uno sguardo sull’immediato futuro: un nuovo logo, ancor più collegato al territorio, un rafforzamento delle iniziative legate alla sostenibilità ambientale e l'ufficialità che le kermesse maschile e femminile torneranno a svolgersi in contemporanea nel medesimo periodo (fine aprile 2023).
Nel corso della serata è stato inoltre presentato il progetto Business Care che vedrà l’organizzazione del torneo e le realtà produttive del territorio lavorare ancor più in sintonia e sinergia attraverso un programma di iniziative in avvicinamento all’evento di primavera 2023. Il presidente regionale del Coni Giorgio Brandolin ha voluto ringraziare i partner del Torneo delle Nazioni per il sostegno dato ad una visione complessiva di responsabilità sociale.
Contribuire al benessere delle comunità locali facendo sistema è fondamentale. L’evento è nato volutamente con una forte identità transfrontaliera, ha ricordato Brandolin (ideatore del torneo insieme a Franco Tommasini) e attraverso lo sport, in questo caso il calcio, dobbiamo continuare a lanciare dei messaggi di amicizia, rispetto e fratellanza.
Nella foto di Pierluigi Bumbaca, Brandolin con Nicola Tommasini