La finale dei Giochi della Gioventù della provincia di Trieste ha visto la partecipazione di oltre 250 allievi delle scuole medie di Trieste.
I ragazzi si sono cimentati nella pallacanestro, nel volley e nell'atletica. La giornata si è conclusa con le premiazioni dei primi tre classificati e ha riscosso larga soddisfazione dei ragazzi e dei genitori.
C’erano tutti domenica in Piazza dell’Unità d’Italia. Il popolo dello sport si è dato appuntamento per la decima Giornata Nazionale dello Sport e nel popolo dello sport si sono riconosciuti in tanti, dai protagonisti principali, gli atleti, gli sportivi in generale, i dirigenti, i genitori ed i nonni, ma anche gli appassionati, i tifosi ed i curiosi.
Uno splendido sole ha riscaldato la piazza sulla quale hanno fatto attività sul campo bel quattordici federazioni a rappresentare un ventaglio di discipline ben più ampio. Fin dal mattino alle nove si sono esibiti in saggi dimostrativi e di abilità giovani atleti in prove di atletica leggera, tiro con l’arco, hockey in line, tennis, ginnastica a corpo libero, ginnastica ritmica, danza sportiva, bocce, pallacanestro, pallavolo, judo, lotta, karate, aikido, ju jitsu, ma anche Jing Tao, ovvero l’arte marziale che diventa danza e poi gli sport equestri, presenti con le amazzoni, i pony ed una rappresentanza della Cavalleria Piemonte con i suoi Dragoni, ma non sono mancate nemmeno le federazioni più preziose, quelle dei cronometristi e dei medici sportivi, generose anche in quest’occasione con informazioni ed illustrazioni.
La partecipazione è stata numerosa e continua, talvolta attratta dalla musica e dalle acrobazie atletiche, ma anche dalla curiosità di provare qualcosa in particolare.
Il saluto del Coni, promotore dell’iniziativa, è stato portato dal presidente regionale Giorgio Brandolin e dal delegato provinciale Renato Milazzi e sono intervenuti il prefetto Francesca Adelaide Garufi, il sindaco Roberto Cosolini, gli assessori allo sport regionale Gianni Torrenti, provinciale Igor Dolenc, comunale Bruno d’Agostino, il presidente degli Azzurri Marcella Skabar, i fiduciari Barbara Valli e Giorgio Kufersin e Stelio Borri, premiato per l’attività svolta.
Presente anche una rappresentativa, accompagnata dai Dirigenti, dei giovani delle Comunità italiane dell'Istria e di Fiume.
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Ventiseimila studenti di milletrecento classi con centoventitre esperti, sono questi i numeri del progetto regionale Movimento in 3 S che si è affiancato a quello dell’Alfabetizzazione Motoria. Dati che sono stati presentati a Udine il 31 maggio, a Trieste il 3 giugno, a Pordenone il 5 giugno per concludersi giovedì

“Siete i pilastri dello sport e questa sarà sempre casa vostra”. Con queste parole il Presidente Giovanni Malagò ha accolto tutti i componenti le strutture territoriali del Coni in occasione dell’incontro che si è tenuto mercoledì 5 giugno al Foro Italico a Roma ed al quale sono stati invitati anche i "past-presidents" dei Comitati regionali e provinciali del Coni. Per il Friuli Venezia Giulia l’adesione all’invito è stata a ranghi quasi completi, con i Presidenti regionali, Giorgio Brandolin (nuovo) ed Emilio Felluga (past) ed i Delegati provinciali Giancarlo Caliman, Renato Milazzi, Silvano Parpinel, Franco Tommasini ed il past di Pordenone Lorenzo Cella. Stemma d’oro e pergamena è stato il riconoscimento che è stato consegnato a tutti e per il triestino Stelio Borri, che non è riuscito ad essere presente, è stato ritirato da Renato Milazzi.

Come negli anni precedenti viene celebrata anche nel 2013
Il Comitato Regionale Coni del F.V.G., in collaborazione con
Il 2013 coincide anche con il ventesimo anniversario della cittadinanza europea e per l’occasione, il Dipartimento delle Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri, d’intesa con il Coni, ha incentrato la giornata sul tema dei diritti dei cittadini allo Sport in sintonia con le indicazioni europee che intitolano il 2013 “Anno Europeo dei cittadini “.
Un’opportunità dunque per riaffermare ulteriormente la collaborazione con tutte le forze e istituzioni interessate alla diffusione della pratica sportiva, in particolare nel mondo della scuola, affinchè lo sport reciti pienamente il ruolo che gli è proprio. Ma è anche occasione per riaffermare che educare al rispetto delle regole significa educare alla vita, che partecipare al gioco di squadra significa educare alla convivenza.
“ C’è un’Italia che ama lo sport e lo pratica quotidianamente. Un’Italia che crede nei valori sportivi della correttezza, del merito, della condivisione con i compagni e gli avversari.
Un’Italia energica, gioiosa. Vincente.
Fare sport, sin da piccoli, significa entrare a far parte di questa Italia. Per questo, il Coni promuove il diritto allo sport di ogni individuo. “
Con questo messaggio la Presidenza ha inteso rendere partecipi gli italiani tutti.
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