
Con una piccola frase in una circolare corposa è stato risolto un grande problema per le associazioni sportive dilettantistiche. È questo il pensiero dell’esperto fiscale del Coni Fvg Alberto Rigotto in merito allo “split payment”, ovvero quella scissione dei pagamenti fra costo vivo e Iva, introdotto per le pubbliche amministrazioni dalla Finanziaria 2015 al fine di ridurre l’evasione delle imposte e che avrebbe dovuto interessare anche le Asd. È notizia di questi giorni infatti che, accogliendo l’istanza dell’onorevole e presidente del Coni regionale Giorgio Brandolin, nella circolare 15/E del 13 aprile applicativa del nuovo regime di pagamenti l’Agenzia delle Entrate ha escluso le Asd in regime 398 da questo tipo di disciplina. Per i club dilettantistici in sostanza non cambia nulla rispetto a ieri: per tutte le fatture emesse nei confronti della pubblica amministrazione, Comuni compresi, continueranno ad incassare il corrispettivo IVA compresa e versando successivamente e trimestralmente all’erario il 50% dell’IVA incassata. Se invece fossero state assoggettate al nuovo regime dello split payment, le asd in regime 398 non avrebbero incassato l’IVA sulle fatture, andando così in credito IVA (il 50% che le asd non versano all’erario in quanto destinatarie di un regime forfettario agevolato) con notevoli problematiche applicative tipo la possibilità poi di recuperare in tempi normali il credito iva creaotosi. “Con una piccola frase in una circolare corposa è stato risolto un grande problema per le Asd – ha chiarito Alberto Rigotto - che dopo aver ottenuto la forfetizzazione al 50% anche per le fatture di sponsorizzazione (fino a dicembre dello scorso anno veniva recuperato solo il 10% dell’IVA su tali fatture), si sarebbero trovate in un “grande pasticcio” con moltissime implicazioni negative; ad esempio l’impossibilità di accedere ai canali ordinari per il rimborso dell’IVA; le Asd in 398 non presentano dichiarazione IVA e quindi come avrebbero potuto chiedere il rimborso dell’IVA a credito? Un grazie al Presidente Brandolin il cui intervento e la conseguente circolare hanno risolto una questione molto importante per le Asd”.

La Scuola Regionale dello Sport del Friuli Venezia Giulia ha pubblicato il Piano Formativo 2015.
Diviso in 4 sezioni, in base ai destinatari e/o alla tipologia di offerta, si auspica possa essere un valido aiuto ed un prezioso contributo di formazione per tutte le componenti del mondo sportivo, con l’obiettivo, tra gli altri, di rafforzare ulteriormente la collaborazione tra il CONI del Friuli Venezia Giulia, nella sua articolazione della Scuola Regionale dello Sport, sia con le Federazioni Sportive e Discipline Associate, sia con le diverse Istituzioni operanti nella Regione quali Società Sportive, Università, Centri di Formazione e Ricerca, Amministrazioni ed Enti vari.
Scarica il Piano Formativo 2015.

Si è svolta venerdì 27 marzo u.s la seconda giornata formativa regionale per i tutor che operano nell' ambito del progetto sport di classe.

In considerazione delle numerose adesioni pervenute, per problemi logistici siamo stati costretti a cambiare le seguenti sedi di svolgimento dei corsi come di seguito riportato:
PORDENONE
Mercoledì 11 marzo 2015 (lezione pratica)
Palestra Via Fonda 8 - Scuola Primaria G. Nervesa
ore 16.30-19.00
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UDINE
giovedì 12 marzo 2015 (lezione teorica)
Istituto Bearzi – Via Don Bosco 2
SALA ZAMPOLO
ore 17.30-19.30
lunedì 16 marzo 2015 (lezione pratica)
Udine- Palestra Grande Liceo Marinelli - Via Da L. Vinci
accesso lateraleVia Urbanis
ore 17.30-20.00

Trieste, 5 marzo 2015. I funerali di Emilio Felluga si svolgeranno martedì 10 marzo alle 10.15 nella Cattedrale di San Giusto. Il ricordo di Giorgio Brandolin, presidente del Comitato Regionale del Coni dal 23 gennaio 2013, giorno in cui raccolse il testimone che Emilio Felluga aveva deciso di cedere. “Come dirigente sportivo del Coni mi sento un po’ figlio di Emilio Felluga – ha detto Giorgio Brandolin, rientrato da Roma appena appresa la notizia - è stato lui infatti che nel 1993, da Presidente regionale, ha aiutato a risolvere un problema del Coni a Gorizia ed allacciare poi una collaborazione sistemica fra il comitato regionale e quello provinciale, del quale ero diventato presidente, rendendo il rapporto molto attivo, funzionale e costruttivo. Mi piace sottolineare che Emilio Felluga è stato uomo sempre prodigo di insegnamenti per tutti quelli che, all’epoca, erano giovani come me e tanti altri, che oggi non sono più tanto giovani ma che fanno parte della dirigenza sportiva. Ha sempre avuto le parole giuste per stimolare chiunque. È stato anche uomo di valori, e non solo nello sport, per i quali si è impegnato, riuscendoci, a vincere soprattutto le antiche beghe di campanile e costruendo un’unità regionale che, prima di lui, sembrava impossibile da realizzare. Emilio ha sempre espresso grandi valori, quello dell’amicizia in particolare ed assieme ci siamo impegnati per stringere quei rapporti che hanno promosso lo sport transfrontaliero nella nostra regione. Ha saputo collaborare con tutte le istituzioni, comprendendo prima di altri che lo sport non può essere finanziato solo dal settore pubblico e spendendosi nel campo degli sponsor e del privato. Tutti i suoi insegnamenti, o gran parte di essi, si possono trovare nel suo ultimo libro ‘Sognavo il Tour de France (ma non avevo la bicicletta)’ e quel capitolo che ha voluto dedicarmi rimane una cosa di cui mi sento particolarmente orgoglioso”.
Enzo de Denaro