
Una “popolazione” di 540 fra atleti e tecnici, 9mila pernottamenti complessivi sul territorio regionale del Friuli Venezia Giulia – familiari, tifosi, addetti ai lavori e procuratori da tutto il mondo – centinaia di migliaia di contatti sui canali social da tutto il pianeta, e un indotto simato di poco meno di 1 milione di euro a beneficio del territorio. Sono le cifre – snocciolate con comprensibile orgoglio dal presidente del comitato organizzatore, Nicola Tommasini – fatte registrare dall’ultima edizione del Torneo delle Nazioni di calcio giovanile di Gradisca d’Isonzo, e che il 5 ottobre ha vissuto all’hotel Franz della cittadina isontina il momento della serata di gala con istituzioni, partner e sponsor condotta da Stefano Ceiner.
Un modo per dire “grazie” a chi ha reso possibile l’edizione della ripartenza post Covid ma anche per gettare uno sguardo sull’immediato futuro: un nuovo logo, ancor più collegato al territorio, un rafforzamento delle iniziative legate alla sostenibilità ambientale e l'ufficialità che le kermesse maschile e femminile torneranno a svolgersi in contemporanea nel medesimo periodo (fine aprile 2023).
Nel corso della serata è stato inoltre presentato il progetto Business Care che vedrà l’organizzazione del torneo e le realtà produttive del territorio lavorare ancor più in sintonia e sinergia attraverso un programma di iniziative in avvicinamento all’evento di primavera 2023. Il presidente regionale del Coni Giorgio Brandolin ha voluto ringraziare i partner del Torneo delle Nazioni per il sostegno dato ad una visione complessiva di responsabilità sociale.
Contribuire al benessere delle comunità locali facendo sistema è fondamentale. L’evento è nato volutamente con una forte identità transfrontaliera, ha ricordato Brandolin (ideatore del torneo insieme a Franco Tommasini) e attraverso lo sport, in questo caso il calcio, dobbiamo continuare a lanciare dei messaggi di amicizia, rispetto e fratellanza.
Nella foto di Pierluigi Bumbaca, Brandolin con Nicola Tommasini

Siete tutti invitati a partecipare all'importante convegno "Il processo sportivo CONI-FIGC e le sue impugnazioni tra ordinamento sportivo e giustizia amministrativa" in programma nel Castello di Duino venerdì 7 ottobre p.v. dalle ore 15:00 fino le 18:30. L'incontro attribuisce tre crediti formativi in materia non obbligatoria ed è organizzato dalla Lega Nazionale Dilettanti e Lega Nazionale Dilettanti del Friuli Venezia Giulia in collaborazione con Associazione Italiana Avvocati dello Sport, Comitato Regionale del Coni Friuli Venezia Giulia e FIGC Italia.
Iscrizioni all'indirizzo:
-> LOCANDINA

Trieste, 5 ottobre. Di seguito si allega l'elenco delle asd/ssd che hanno fatto pervenire la richiesta entro i termini per il contributo energetico.

Pordenone ha ospitato il convegno "Eyof 2023 e Milano Cortina 2026: l'apporto dell'Istituto per il credito sportivo per il sostegno allo sport e alla cultura", organizzato nell'ambito della sedicesima edizione degli Incontri con l'editoria religiosa "Ascoltare, leggere e crescere". Ospite speciale l’ex campionessa dello sci Debora Compagnoni, in veste di Ambassador della Fondazione Milano-Cortina 2026. La campionessa olimpica valtellinese ha voluto ricordare che lo sport è, innanzitutto, una scuola di vita, fatta di vittorie e sconfitte che contribuiscono alla crescita personale di ognuno. La Compagnoni si è poi soffermata su un tema, caro anche a Eyof 2023, ovvero la sostenibilità. Come Ambassador dei Giochi Olimpici di Milano Cortina 2026 cercherò di promuovere al meglio tutte le tematiche relative all’ambiente, partendo dalla minimizzazione dell’impatto sul territorio, ma anche guardando al futuro con l’obiettivo di lasciare un’eredità positiva per le comunità locali coinvolte.
All’incontro, in rappresentanza del comitato organizzatore Eyof 2023 FVG è intervenuto il vicepresidente (nonché presidente del CONI regionale) Giorgio Brandolin il quale ha illustrato il programma del festival Olimpico della Gioventù Europea – edizione invernale – che si svolgerà dal 21 al 28 gennaio del prossimo anno in Friuli Venezia Giulia. Sono attesi 2300 partecipanti di cui oltre 1200 giovani atleti (dai 14 ai 18 anni) che si cimenteranno in 12 sport in altrettanti sedi sparse nel nostro territorio, per un totale di 109 competizioni. Confermata la vocazione transfrontaliera della Regione, con alcune competizioni in Austria e Slovenia (a Spittal l’hockey femminile e a Planica il salto con gli sci). La cerimonia di apertura della sedicesima edizione dei Giochi si terrà a Trieste, in piazza dell’Unità d’Italia mentre quella di chiusura a Udine. Brandolin ha ricordato anche l’importante supporto dato all’evento da parte del CONI regionale che, da anni, promuove lo sport come crescita individuale e collettiva grazie alle attività e impegni delle numerose associazioni sportive.
L’assessore alla Cultura e allo Sport del Friuli Venezia Giulia, Tiziana Gibelli, ha ricordato come la Regione stia lavorando da tempo e bene per Eyof 2023, il grande Festival olimpico europeo dedicato ai giovani che tra poco più di cento giorni vedrà diverse località della nostra montagna, ma in realtà l'intera regione, impegnate per ospitare i molti atleti e migliaia di turisti che arriveranno per assistere alle gare sportive invernali. Un evento decisivo, vista la sua portata, che a noi servirà anche come palestra, dal punto di vista logistico e organizzativo, per Nova Gorica-Gorizia Capitale europea della cultura 2025, la più importante manifestazione-evento che durerà un anno intero e alla quale stiamo già lavorando".
Al convegno sono state presentate alcune iniziative e programmi, messi in campo dal Credito sportivo italiano, per accedere a crediti agevolati da parte degli enti che partecipano alla realizzazione degli eventi come Eyof e Cortina-Milano 2026.
Eyof 2023 FVG ha ricevuto il sostegno del Dipartimento per lo Sport e dal Dipartimento per le Politiche Giovanili della Presidenza del Consiglio dei ministri e della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.
(ACON) Udine, 3 ott - Hanno tutte cent'anni, qualcuna anche molti di più, eppure stanno benissimo. Sono le 42 società sportive più ricche di storia del Friuli Venezia Giulia, alle quali è dedicato il bel volume realizzato dall'Ussi (Unione
stampa sportiva italiana) con il sostegno del Coni e del Consiglio regionale del Fvg. Il libro è stato presentato stasera nel salone di Palazzo Belgrado di Udine alla presenza del presidente Piero Mauro Zanin e di Giorgio Brandolin, massimo dirigente del Comitato olimpico in Fvg.
Un racconto e non un semplice almanacco, come ha sottolineato stasera il curatore dell'opera - Umberto Sarcinelli, presidente dell'Unione stampa sportiva del Fvg - in grado di mettere in evidenza certamente i risultati, gli eventi agonistici, ma anche il contesto sociale e culturale in cui tanti club sono nati e si sono sviluppati. Un esempio per tutti: la società di canottaggio Saturnia di Trieste ribattezzata negli anni Venti del Novecento perché in precedenza si chiamava Eintracht, che in tedesco significa concordia. Un volume che insomma fa rivivere la storia accanto alla cronaca, con più di un pizzico di nostalgia per i tempi in cui la sola provincia di Gorizia regalava alla serie A decine di calciatori.
"Abbiamo sostenuto con convinzione - ha detto Zanin, che ha moderato l'incontro prima di premiare le società con il sigillo del Consiglio regionale - questo progetto che premia la passione, lo spirito di intrapresa ma soprattutto la continuità di tanti club. Si tratta di un valore importante, la durata nel tempo - ha osservato ancora il presidente - per tutte le associazioni e non solo per quelle sportive: implica infatti la capacità di passare il testimone, di favorire il ricambio generazionale, mentre in molti casi c'è il rischio che qualche dirigente si innamori troppo della propria creatura".
"Quando Brandolin è venuto a propormi l'idea del libro - ha aggiunto Zanin - ho aderito subito in quanto vi ho visto i valori in cui crede il Consiglio regionale: raccogliere le richieste del territorio e mettere in mostra quelle che oggi si chiamano le buone pratiche".
Il presidente regionale del Coni ha ripercorso la genesi dell'opera, ricordando che è stato fissato il termine del 2020 per stabilire l'età delle società sportive. "Questo significa che nel giro di qualche anno - ha spiegato Brandolin - le centenarie saranno molte di più, perché dopo la Prima guerra mondiale nacquero tante realtà". Del resto il Fvg è la regione ancora oggi leader in Italia per numero di atleti olimpionici, in rapporto ovviamente al numero degli abitanti. Il primo club Fvg risale addirittura al 1799 - "un anno importantino", ha sottolineato il presidente del Coni con un tocco d'ironia - e si chiama Tiro a segno nazionale, sezione di Trieste.
Di certo i club blasonati non sono soltanto numerosi, ma anche molto diversificati, perché si passa dal già citato tiro a segno alla ginnastica, dal canottaggio alla vela, con tante presenze triestine ma anche un primato udinese, quello del sindaco Gabriele Luigi Pecile che dopo la legge del Regno d'Italia
sull'obbligatorietà della pratica sportiva a scuola, anno di grazia 1896, inaugurò il primo impianto pubblico in Italia.
Alla cerimonia di presentazione sono intervenuti anche Antonio Falcone, assessore allo Sport del Comune di Udine, e Mario Lovo in rappresentanza dell'Unasci, associazione che riunisce i club sportivi centenari.