
PROGETTO "Educamp CONI" - Estate 2022
Il CONI promuove e valorizza l’attività sportiva giovanile riferita alla fascia di età 5-14 anni, attraverso un percorso educativo sportivo multidisciplinare che accompagna il giovane in tutto il periodo dell’anno, prevedendo nella stagione invernale (settembre-giugno) il progetto “Centro CONI - Orientamento e Avviamento allo Sport” e gli Educamp CONI in quella estiva.
Tale percorso ha lo scopo di ampliare la base dei praticanti, di incrementare il loro bagaglio motorio, di seguirli nella ricerca e nell’individuazione del proprio talento che nel futuro potrebbe riversarsi in un’attività di alto livello.
Per raggiungere tale obiettivo il CONI si avvale del coinvolgimento degli Organismi Sportivi (FSN, DSA e EPS) e delle Associazioni e Società Sportive ad essi affiliate.
Ai fini della partecipazione al Progetto Educamp CONI estate 2022, con il presente Avviso il CONI intende ricercare le Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche interessate ad utilizzare il modello formativo multidisciplinare, sviluppato e fornito a titolo gratuito dal CONI e rappresentato nel “Format Educamp CONI 2022”.
AVVISO PUBBLICO
PER L’ADESIONE DI ASSOCIAZIONI/SOCIETÀ SPORTIVE DILETTANTISTICHE AL PROGETTO
“Educamp CONI”
1. Avviso Pubblico Educamp CONI 2022
2. Guida alla presentazione della domanda di adesione

Presentato dal CONI FVG e dalla Regione il protocollo d’intesa con Sport e Salute S.p.A. per il sostegno e lo sviluppo delle attività sportive nel Friuli Venezia Giulia.
Collegati da remoto sono intervenuti il Segretario Generale del CONI Carlo Mornati, il Presidente e Amministratore delegato di Sport e Salute S.p.A. Vito Cozzoli e il Direttore generale di Sport e Salute S.p.A. Diego Nepi Molineris.
Lunedì 11 aprile il Presidente del CONI FVG, Giorgio Brandolin e l’Assessore regionale allo sport, Tiziana Gibelli, hanno presentato i contenuti del Protocollo sottoscritto tra Sport e Salute S.p.A., CONI FVG e Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.
La Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, il Comitato Regionale del CONI FVG e la Società Sport e Salute S.p.A., al fine del sostegno e dello sviluppo dello sport sul territorio regionale, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa mediante il quale le parti si impegnano a cooperare, ciascuna per quanto di propria competenza, per la realizzazione di specifici progetti proposti dal Comitato Regionale del CONI Friuli Venezia Giulia, approvati e finanziati dalla Regione, volti alla promozione e al potenziamento delle attività sportive nel territorio regionale. Sport e Salute, nell’ottica di mantenere elevato lo standard qualitativo delle attività svolte a favore della Regione e dei suoi cittadini in materia sportiva, da parte sua si impegna a svolgere tutte le attività necessarie alla realizzazione dei sopracitati progetti.
L’Assessore regionale allo sport ha sottolineato l’importanza di questo accordo, ricordando la continua sinergia tra Regione e CONI FVG in favore dello sport. Come amministrazione, noi supportiamo con entusiasmo e attenzione i nostri giovani atleti, ha sottolineato la Gibelli, anche tramite le leggi come quella a favore dei giovani talenti a cui, attraverso il CONI regionale, vengono date delle risorse finanziarie per le varie attività. I risultati agonistici confermano la validità dell’operazione.
Per il Segretario Generale del CONI Carlo Mornati la gestione dello sport in Friuli Venezia Giulia dev’essere preso come modello nazionale mentre per il Presidente di Sport e Salute S.p.A. Vito Cozzoli lo sviluppo di sinergie e collaborazioni concrete, come questo accordo, sono molto importanti per l’intera collettività. Il Direttore generale di Sport e Salute S.p.A. Diego Nepi Molineris concorda sul fatto che questo protocollo venga adottato anche da altri territori del Paese.
Per il Presidente del CONI Friuli Venezia Giulia, Giorgio Brandolin questa convenzione è importante per vari aspetti. In primis per non disperdere le “professionalità” e risorse umane in ambito del comitato regionale. Sul territorio, non essendoci più le province, abbiamo 4 sedi che io le definisco come “Le case dello sport”, ha affermato il Presidente, dove vengono gestite e organizzate le varie attività, eventi e iniziative. Questa professionalità ci ha garantito la limpidezza e correttezza dell’utilizzo delle risorse pubbliche da parte delle società sportive a noi affiliate. Questo protocollo con Sport e Salute S.p.A. spero possa garantire anche un ulteriore sviluppo delle iniziative legate al mondo della scuola.
In regione siamo presenti nell’80% degli istituti elementari con programmi di attività e formazione motoria, grazie anche all’ impiantistica a disposizione. Brandolin ha concluso il suo intervento, ricordando l’importanza di “fare squadra” e di poter garantire alle 3000 ASD e 150.000 persone, che fanno attività sportiva in Friuli Venezia Giulia, dei punti di riferimento.
Di seguito i punti principali del protocollo:
1. La Regione, in un’ottica di coordinamento e di valorizzazione dell’attività sportiva, si impegna a garantire continuità al finanziamento dei progetti promossi dal CONI, nonché alle Associazioni sportive dilettantistiche del territorio.
2. Verranno utilizzate le sedi attualmente a disposizione del Comitato Regionale, in virtù di accordi contrattuali stipulati dalle amministrazioni locali con Sport e Salute S.p.A.
3. In relazione ai progetti finanziati dalla Regione, Sport e salute svolgerà attività, presterà servizi e metterà a disposizione del Comitato Regionale il personale concordato ed indicato in separati accordi.
4. Sport e salute e il CONI provvederanno autonomamente a regolare i rispettivi rapporti derivanti dall’esecuzione del Protocollo d’intesa attraverso la redazione e la sottoscrizione di un Contratto e di un “Piano di Programmazione” annuale. Tali documenti indicheranno nel dettaglio le attività e i servizi che Sport e salute si impegna a rendere e le risorse e strutture che la Società si impegna a mettere a disposizione del Comitato Regionale al fine di realizzare i progetti finanziati dalla Regione.
Nella foto l’Assessore Gibelli e il Presidente Brandolin alla presentazione del progetto.



”È con piacere che partecipiamo alla presentazione di un torneo che ha un valore che va oltre il mero aspetto tecnico - ha dichiarato il presidente della Lega Nazionale Dilettanti Giancarlo Abete - Si tratta di una competizione che incarna alla perfezione tutti i principi dell’internazionalità: unità, solidarietà e voglia di stare insieme per superare quelle barriere che spesso sono solo psicologiche. Il Torneo delle Nazioni è la prova di come il calcio possa avere una dimensione sociale tangibile”.
Dal 25 aprile al 1 maggio gli appassionati e gli addetti ai lavori avranno l’occasione di vedere in azione giovani calciatori (Allievi U15) provenienti dalle migliori scuole calcistiche internazionali. Le squadre si affronteranno in 4 gironi con partite che si terranno in vari campi di gioco con la consueta organizzazione transfrontaliera che rendono unico al mondo il “Piccolo Mundial” di Gradisca: Gorizia, Cormons, Monfalcone, Carlino, Cesarolo, Lignano, Rivignano-Teor e in alcune località della Slovenia e dell’Austria. Tre incontri si disputeranno al “Colaussi” di Gradisca: il 25 e 29 aprile e la finale del 1 maggio. Confermate per l’edizione 2022 del torneo anche le competizioni Under 17 femminile e Under 19 di futsal.
”La competizione è nata nel 2004 per esaltare l’unione dei popoli - ha spiegato il presidente del torneo Nicola Tommasini - Nel corso degli anni abbiamo aggiunto le discipline del calcio femminile e del calcio a 5 per completare il percorso di crescita. Non ci siamo mai fermati, anche durante la pandemia, perché siamo appassionati e vogliamo che i nostri giovani possano confrontarsi con altre realtà per crescere”.
Le parole di Tommasini hanno trovato riscontro nel pensiero del presidente del CONI Friuli Venezia Giulia Giorgio Brandolin: “Lo spirito del torneo rispecchia l’animo genuino della LND, la voglia di valorizzare il territorio, le sue peculiarità ed eccellenze. Basta solo un esempio per capire il valore di questa competizione. Nel 2018 si confrontarono le calciatrici iraniane e statunitensi in un clima di serenità e reciproco rispetto. Questa è la magia del calcio, unisce e abbatte quelle barriere mentali che limitano la vita”.