Il discorso del Presidente Andrea Marcon all'inaugurazione del Trofeo CONI Estivo

Lo state richiedendo in tanti, qui sotto la trascrizione del discorso del Presidente Andrea Marcon.
Autorità civili, militari, religiose e sportive, atlete e atleti, tecnici, dirigenti, famiglie, gentili ospiti,
benvenuti a Lignano Sabbiadoro, benvenuti in Friuli Venezia Giulia!
è con grande orgoglio che oggi, a nome di tutto lo sport del Friuli Venezia Giulia, vi dò il benvenuto alla decima edizione del Trofeo CONI, qui nella splendida cornice di Lignano Sabbiadoro, esattamente 10 anni dopo averla ospitata la prima volta.
Questa manifestazione, che raccoglie giovani sportivi provenienti da tutta Italia, rappresenta molto più di una competizione: è un incontro di esperienze, di valori, di passione. È lo sport nella sua essenza più autentica: occasione di crescita, confronto, amicizia.
Il Friuli Venezia Giulia, terra di confine e di dialogo tra culture, è felice di accogliervi. Siamo convinti che proprio qui, in questo territorio raccolto tra il mare e la montagna, fra le colline e la pianura verdeggiante, i ragazzi e le ragazze potranno vivere giorni indimenticabili, unendo la gioia delle gare all’incontro con coetanei provenienti da ogni angolo d’Italia e del mondo.
Lasciatemi ora fare alcuni ringraziamenti. Al Presidente Luciano Buonfiglio e al suo predecessore Giovanni Malagò per la fiducia nell’affidarci questa organizzazione e a Giorgio Brandolin, che rivestiva il mio ruolo prima di me, per ciò che ha costruito in questi anni e per la credibilità sportiva che il Friuli Venezia Giulia ha conquistato nel panorama nazionale.
Ringrazio la Regione: il presidente Fedriga e il vicegovernatore Anzil, tutta la Giunta ed il Consiglio regionale e saluto il Presidente Bordin che è qui con noi, per il costante appoggio a tutte le iniziative proposte.
La mia squadra: la Giunta, il Consiglio ed i miei collaboratori per aver portato idee concrete e grande professionalità.
Ringrazio il Comune di Lignano Sabbiadoro e tutti i volontari e le volontarie che stanno permettendo e permetteranno lo svolgimento di questo evento.
Ringrazio le oltre 2700 associazioni sportive della nostra regione.
Sono orgoglioso di rappresentare questa regione dove l’impegno, il duro lavoro e la dedizione sono alla base della cultura di questa terra.
Quindi l’ultimo pensiero, non perché siate gli ultimi, ma perché è il più importante lo rivolgo proprio a voi ragazze, a voi ragazzi.
Il vostro sorriso, questa gioia che voi portate nello sport e questo entusiasmo che avete sono la vostra forza e sono per noi adulti fonte d’ispirazione. Ed è proprio il vostro sorriso il ricordo più bello che porterò con me.
Ora però vi chiedo aiuto. Vi chiedo di ricordare a noi adulti che il vostro sorriso è un diritto, che il sorriso di tutti i bambini del mondo è un diritto.
E per questo che vi chiedo, da un territorio che nel corso della storia è stato invaso, combattuto, abusato ma che ha saputo divenire luogo di pace e di inclusione, ricordare a noi adulti che non possiamo rimanere indifferenti di fronte al dolore altrui, che dobbiamo prenderci le nostre responsabilità per difendere il diritto alla felicità di tutte le bambine ed i bambini del mondo, anche e soprattutto di chi ha la sola colpa di essere nato nel posto sbagliato nel momento sbagliato. Basta guerre, basta uccidere bambine e bambine innocenti!
Il Friuli Venezia Giulia è un territorio particolare, ospitale ed inclusivo nonostante sia contraddistinto da differenze nella lingua e nelle tradizioni. In questa zona, ad esempio, si parla il friulano e questa lingua ha coniato una parola che racchiude in sé un saluto e un augurio allo stesso tempo. Quella parola è MANDI. Vuol dire “mi raccomando”. Vi saluto anche io così, raccomandandovi per il meglio.
Evviva il Coni, evviva il Friuli Venezia Giulia ed evviva l’Italia!
Mandi fruts e frutis!