“Ci sono impianti sportivi sul territorio per i quali sono state spese cifre ingenti con il sacrificio di tutti e oggi si trovano in una situazione di abbandono e degrado”. È Giorgio Brandolin, il presidente del Coni Fvg, a lanciare l’allarme e lo fa davanti alla platea di presidenti di federazioni, enti, associazioni e benemerite che hanno rappresentato il consiglio regionale del Coni convocato nella sede della Canoa San Giorgio. E se il recupero di impianti e strutture sportive, sollecitato da diverse discipline sportive, è argomento di primo piano, l’attenzione di Giorgio Brandolin si pone anche sul defibrillatore, “con l’obiettivo di accompagnare federazioni e società sportive per arrivare preparati al momento in cui la legge entrerà in vigore”. Prezioso in questo senso l’intervento di Fernando Agrusti, presidente della federazione medico sportiva: “La nuova legge assegna 30 mesi per adeguarsi ed avere un defibrillatore in ogni impianto sportivo –ha detto- Il problema si sposta sulla formazione degli operatori abilitati e nella nostra regione non è stato ancora pubblicato l’elenco degli enti accreditati a tenere i corsi, attualmente organizzati tramite il 118 con costi che variano nelle province da 40 a 70 euro, mentre a Gorizia sono stati gratuiti. Inoltre, l’abilitazione che viene rilasciata ha territorialità limitata alla provincia, prevede un aggiornamento biennale e per le necessità della regione si dovranno formare tra 30/40mila utilizzatori”. Rita Malavolta, coordinatrice del progetto Movimento in 3S ha presentato i “numeri” del monitoraggio svolto con la collaborazione di docenti ed esperti nel periodo di tre mesi e mezzo che va dal 18 febbraio al 31 maggio e che ha consentito di individuare i punti di forza di un lavoro che ha impegnato centodieci palestre scolastiche per svolgere attività motoria un’ora alla settimana per 13.859 bambini (su 13.936) che hanno fatto attività, il 5 per cento dei quali presentano disabilità, elemento ben assorbito e con un 98 per cento di soddisfazione espressa dagli alunni. Unanime l’apprezzamento del consiglio regionale, in particolare per la paella servita al termine della riunione dai padroni di casa della Canoa San Giorgio.